“Alieni, alieni ovunque”. No, non è una affermazione da programma pseudo divulgativo da TV commerciale (anche se ci sta benissimo); bensì è ciò che i videogiocatori vedono, quasi quotidianamente, durante le loro sessioni.
Le forme di vita extraterrestri sono, infatti, protagoniste - spesso da antagonisti - delle esperienze videoludiche di ognuno di noi.
Anzitutto, sono dei villain perfetti. Pensateci: hanno sempre e solo una cosa che frulla in quella testolina grigio-verde, ossia assoggettare altre forme di vita (meglio se flaccidi umani, preferibilmente statunitensi) conquistandone il pianeta.
Inoltre sono degli obiettivi perfetti per la pioggia di piombo (o blaster, o laser, vedete voi) proveniente dall'input dei giocatori. Non sono umani e quindi la violenza pare attenuarsi, così come eventuali rigurgiti di coscienza da parte proprio dei giocatori, che non risparmiano mai nessun ET. Poi, sono pur sempre i cattivoni della storia e vengono rappresentati come esseri piuttosto mostruosi e minacciosi. Il canovaccio narrativo è, quindi, bello che confezionato.