Oggi, 11 luglio, si celebra la Giornata Mondiale della Popolazione; una ricorrenza istituita quando ancora, pensate un po’, eravamo “pochini”.
Nel 1989 il Consiglio direttivo del Programma di sviluppo delle Nazioni Unite decise che l’11 luglio avrebbe preso il posto della “Giornata dei cinque miliardi” (festeggiata nel 1987), ovvero il momento in cui la popolazione mondiale raggiunse, appunto, i cinque miliardi di persone. Una manciata, se consideriamo che oggi, bimbo più anziano in meno, siamo sugli otto miliardi con le Nazioni Unite che prevedono un “picco” di 10 miliardi nel 2080.
Ora. Di giornate mondiali, internazionali e nazionali ne abbiamo a bizzeffe. Per quale motivo istituire una Giornata Mondiale che “celebrasse” la popolazione umana sparsa per i quattro angoli del Globo? Questa ricorrenza, in realtà, mira ad aumentare la consapevolezza delle persone sulle problematiche che affliggono la popolazione e il pianeta, dalla disuguaglianza di genere alla piaga della povertà e della fame, dalla salute materna ai basilari diritti umani oltre ovviamente alla cura dell’ambiente.
Tra le tendenze demografiche, correlata alla crescita della popolazione, compare anche l’urbanizzazione; veicolo per uno sviluppo sempre più sostenibile e rispettoso dell’ambiente. Esiste un particolare genere videoludico che da molto tempo tira fuori l’urbanista che si cela in ognuno di noi e che potrebbe renderci sempre più consapevoli sulla corretta crescita e sviluppo delle nostre città. Stiamo ovviamente parlando del genere gestionale e della sua peculiare derivazione denominata city builder.