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Il glossario dell’Esport
- parte prima
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Esport: il glossario dei termini più comuni (parte prima)

Il gaming competitivo è un mondo complesso, stratificato, poliedrico; parcellizzato in una quantità indefinita di giochi, ecosistemi, piattaforme, community, appassionati e giocatori. Un universo vibrante che, ovviamente, si espande senza soluzione di continuità…e in cui si parla una lingua viva, in rapida formazione e trasformazione. Per capirsi, per comunicare al meglio ed esaltare un senso di comunità - anzi, di community - nuovi termini (spesso mutuati da altre lingue), abbreviazioni, acronimi, e modi di dire hanno iniziato ad arricchire sempre più il vocabolario dell’esport.

Un vocabolario che, per i meno esperti; per chi si trova a sbirciare con curiosità all’interno di questo particolare settore, oppure si trova aggrovigliato tra la fitta selva di acronimi e sigle, può essere difficile da comprendere.

Ora, con questo nostro primo appuntamento con la lingua dell’esport, proveremo a riassumere in semplici definizioni i termini più usati nel settore. Ovviamente, come accade per ogni lingua “viva” non potremo riportare sin da subito tutti i termini esistenti e, soprattutto, cercheremo di dare una definizione alle parole o agli acronimi che possono essere considerati “comuni” per la maggior parte delle scene competitive. Siete pronti?

Il linguaggio dell’esport

MOBA: Iniziamo con le definizioni dei principali generi competitivi. Il MOBA, acronimo per Multiplayer Online Battle Arena, sta ad indicare tutti quei titoli (League of Legends, DOTA 2, Pokémon Unite e cosi via) in cui due squadre da cinque giocatori ciascuna, si affrontano in arene chiuse, perfettamente simmetriche, il cui obiettivo è semplicemente quello di sovrastare la squadra avversaria distruggendone la base.

Hero shooter: La definizione indica, sostanzialmente, quei titoli sparatutto basati su personaggi dotati di abilità e loadout unici. Come Overwatch e, in parte, VALORANT.

Tactical shooter: Anche in questo caso non possiamo non citare VALORANT; ovviamente nella categoria troviamo Counter Strike e Rainbow Six Siege. Il genere indica uno sparatutto più lento e, appunto, tattico rispetto ad altri sparatutto maggiormente frenetici.

RTS: Real Time Strategy, i classici giochi di strategia come Starcraft, Age of Empire e così via. Di solito giocati 1v1, tutti basati su microgestione maniacale e rapidità di click.

TPS: Third person shooter. Sono gli sparatutto con visuale in terza persona. In USA, esiste un campionato dedicato proprio a uno dei più famosi TPS in circolazione: Gears of War.

FPS: Sparatutto in prima persona, un grande classico. Esempi possono essere Call of Duty, Halo e mille altri.

TCG: Trading card game, il classico gioco di carte collezionabili, come Hearthstone o Magic.

Org/team: org è, chiaramente, l’abbreviazione di organizzazione, ovvero una realtà strutturata che solitamente poggia su svariati elementi, come il quadro dirigenziale, i responsabili comunicazione e marketing, i team manager, i giocatori e i team attivi su più titoli, sugli streamer e sui produttori di contenuti rivolti alla propria fan base. Spesso le realtà più piccole concentrano tutti questi ruoli in una manciata di figure che, con tanta passione e forza di volontà, cercano di portare avanti il progetto in cui credono.

Coach/Analyst/pro player: sono ruoli imprescindibili in qualsiasi team od organizzazione si rispetti. Di solito ogni squadra ha almeno un coach e un analyst. Il ruolo di quest’ultimo è quello di raccogliere le statistiche dei giocatori e dei match, individuando gli errori e le opportunità da sistemare. Insieme al coach, in pratica, un analyst fornisce tutto ciò che è necessario per preparare al meglio un match e la conseguente strategia.

Roster: il termine indica, semplicemente, la totalità dei componenti di una squadra; i giocatori che la compongono.

Team comp: sta per team composition ed è diverso dal roster, in quanto la team comp non è altro che la strategia che una squadra utilizza in un determinato match/mappa/round, quali personaggi verranno scelti dai giocatori per formare la squadra. In un certo senso, questo può essere assimilato al significato dei “ruoli” assunti all’interno del team.

Meta: composizione della squadra ottimale secondo la consuetudine corrente.

Meta Shift: avviene quando il meta stabilito inizia a cambiare attraverso l'aggiunta di nuovi personaggi, abilità, potenziamenti/nerf o nuove strategie.

Caster: figura fondamentale per il pubblico che, al pari di qualunque commentatore sportivo e non, intrattiene il pubblico e permette di apprezzare ciò che avviene sullo schermo. Ne esistono di vari tipi, a seconda degli stili adottati e del titolo. Ci possono essere, ad esempio gli "shoutcaster", più orientati a una telecronaca energica e, appunto, “urlata”, in grado di enfatizzare i momenti più importanti dei match con la loro voce; oppure i “color caster”, ovvero coloro che, invece, si avvicinano più a un presentatore tradizionale, meno tecnico e più orientato all’intrattenimento a tutto tondo.

Best of (Bo…): Best of 1/Best of 3/Best of 5: indica il tipo match, ovvero il “format” dell’incontro. Molto spesso, infatti, un match viene suddiviso in più parti, le quali possono essere di varia natura. Ad ogni modo il significato è che l’incontro verrà disputato “al meglio delle una/tre/cinque”.

Bracket: un bracket, in un torneo competitivo, indica il tabellone degli incontri, ovvero gli accoppiamenti/abbinamenti. Possono essere, come negli eventi sportivi, di varia composizione, a doppia o singola eliminazione e così via.

KDA: acronimo che rappresenta la prestazione di un giocatore in base al numero di uccisioni, morti e assist; viene spesso visualizzato come un rapporto e questo rapporto viene calcolato dividendo il numero di uccisioni per il numero di morti. Quindi, se ho segnato 20 uccisioni e sono morto 10 volte, il KDA è 2.0.

Assist: è universalmente usato per descrivere un giocatore che infligge danni a un nemico che poi un compagno di squadra uccide.

Bait: viene usato più per indicare una trappola, un’esca, per attirare un avversario e far credere di essere in difficoltà, oppure per mostrare agli avversari una strategia in realtà finta.

Carry: quando la grande prestazione di un giocatore bilancia la pessima prestazione della squadra. Il giocatore che sa fare il suo dovere; l’eletto del team che con la sua incredibile abilità riesce a coprire le mancanze dei compagni caricandoseli sulle spalle.

Push/pushare: in genere si indica una strategia piuttosto avventata o, al contrario, frutto di grande preparazione in cui più compagni di squadra concentrano i loro sforzi su un unico obiettivo giocandosi il tutto per tutto.

Camp/camping/camperare: quando un giocatore gioca passivo rimane nello stesso punto, di solito in un angolo ben protetto traendone vantaggio. Fonte di enormi discussioni e arrabbiature.

Gank: in questo caso più giocatori attaccano un singolo avversario isolato. Si usa soprattutto nei MOBA, come League of Legends, quando magari durante un combattimento in corsia 1v1, piomba dalla giungla un compagno a dar man forte.

Killstreak: uccisioni consecutive senza morire.

Perk: i vantaggi o abilità del personaggio di un giocatore.

AoE: Area di Effetto, usato per descrivere il raggio d’efficacia di un attacco o una mossa specifica.

Buff/nerf: un aumento o una diminuzione di efficacia o utilità di un personaggio o di una sua abilità, che può essere dovuto a una patch dello sviluppatore.

Cooldown: è il periodo che intercorre tra l'attivazione di un'abilità e il successivo tempo in cui può essere attivata. Può essere italianizzato in “caricamento”.

Farm/farming: un’azione ripetitiva che può essere la raccolta di punti esperienza (XP o Exp), uccisioni, gold per acquistare abilità e così via.

Spam/spammare: usare ripetutamente una mossa/abilità in rapida successione.

AFK: acronimo che rappresenta l'assenza del giocatore, Away From Keyboard.

GG: good game, usato per complimentarsi sportivamente con gli avversari.

GG ​​no re: lo stesso di GG, ma con la specificazione che non si giocherà ancora.

GLHF: good luck have fun, espressione benaugurante, pre partita.

FF: Finish Fast, comunicazione che serve per indicare la possibilità di concludere rapidamente il match in base alla situazione contingente.

Flame/roast: commenti molesti e deliberatamente provocatori tra giocatori in chat.

Banter: prese in giro e stuzzicamenti simpatici tra rivali/community

Grief: giocare con l'intenzione di infastidire gli avversari.

Salty: usato per descrivere un giocatore piuttosto deluso e scontroso nel comportamento.

QQ: una specie di emoticon che sta per “vai a piangere”, o “quitta”, per prendere in giro un player che si lamenta.

Rage quit: Uscire da una partita in corso, disconnettersi da un gioco e magari disinstallarlo in preda alla frustrazione.

Tilt/tiltare: mutuato dai flipper, questo termine indica un giocatore in piena crisi che gioca male e con grande frustrazione.

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