Counter Strike (CS, per gli amici) rappresenta forse l’esempio di maggior successo dell’industry videoludica mondiale degli ultimi decenni. Avete letto bene. Certo, la stonatura della frase d’apertura probabilmente deriva dal fatto che ora siamo abituati a parlare di (e a sentir nominare) capolavori tripla A in grado di generare milioni di dollari di incassi in così pochi giorni. Ecco perché accostare il concetto di “successo”, inteso entro i suoi confini moderni, con una serie che ha la bellezza di oltre vent’anni di storia sembra un paragone dissonante e, per molti, dissacrante.
Tutt’altro. Proprio nella sua longevità (ed evoluzione) risiede il segreto del suo successo e, in definitiva, del successo di Valve. Non solo: Counter Strike può essere praticamente considerato uno degli esponenti di spicco (forse l’Esponente con la E maiuscola) del ricco genere dei tactical shooter in prima persona. Non ci soffermeremo troppo, per il momento, sull’importanza che ha avuto CS per lo sviluppo dell’esport “moderno”.
Quindi: come è iniziata la storia? Ecco una rapida digressione, in vista di ciò che verrà.